Centro MOON: L’oasi creativa di Badia Tedalda
Il Centro MOON è un’ambiziosa iniziativa di rigenerazione urbana che trasformerà l’ex mattatoio di Badia Tedalda in un vibrante hub per le arti e la creatività. Situato nel cuore della comunità e circondato da aree sportive e sentieri naturalistici, il MOON sarà un punto di incontro per giovani e adulti alla ricerca di ispirazione e opportunità di espressione artistica.
Un centro multifunzionale dedicato alle arti e alla creatività
L’ex mattatoio di Badia Tedalda, attualmente parzialmente utilizzato come magazzini per compagnie teatrali e studi musicali, si trasformerà in un centro multifunzionale dedicato alle arti e alla creatività. Conosciuto come MOON, acronimo evocativo dell’Alpe delle Luna, questo spazio servirà da ponte tra educazione formale e informale, offrendo una vasta gamma di attività culturali, artistiche e sociali per giovani e adulti.
Il MOON ospiterà eventi culturali, residenze artistiche, concerti, mostre e laboratori didattici, offrendo ai residenti e ai visitatori una panoramica completa della cultura locale e internazionale. Sarà anche un punto di riferimento per la comunità scolastica, con servizi di sostegno scolastico e opportunità di coinvolgimento degli studenti in progetti artistici e culturali.
In collaborazione con l’Associazione CasermArcheologica, esperta in rigenerazione urbana, il Comune di Badia Tedalda guiderà il processo di trasformazione dell’ex mattatoio in un centro culturale dinamico e sostenibile. Il partenariato pubblico-privato garantirà una gestione efficiente e la creazione di ambienti funzionali e accoglienti per le attività previste.
Un progetto ambizioso
L’ex mattatoio di Badia Tedalda, attualmente parzialmente utilizzato come magazzini per compagnie teatrali e studi musicali, si trasformerà in un centro multifunzionale dedicato alle arti e alla creatività.
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Come verrà sviluppato il progetto
Fase di Ristrutturazione e Riqualificazione
La prima fase del progetto prevede la ristrutturazione dell’edificio dell’ex mattatoio, trasformandolo in spazi adatti alle attività culturali e artistiche. Questa fase includerà anche la progettazione di aree verdi e spazi esterni per eventi all’aperto.
Fase di Promozione e Coinvolgimento della Comunità
Una volta completata la ristrutturazione, si passerà alla fase di promozione e coinvolgimento della comunità. Questo includerà la creazione di programmi educativi e culturali, nonché la promozione del MOON come centro per le arti e la creatività attraverso eventi e campagne pubblicitarie.
Fase di Implementazione e Gestione
La fase finale del progetto sarà dedicata all’implementazione delle attività e alla gestione quotidiana del Centro MOON. Saranno sviluppati piani operativi e protocolli per garantire il funzionamento efficace delle varie iniziative culturali e artistiche, assicurando che il MOON sia un’importante risorsa per la comunità di Badia Tedalda e oltre.
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Caserm-
archeologica
Casermarcheologica
Via Aggiunti 55,
52037 Sansepolcro
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Sentiero ciclopedonale lungo il Tevere
Il Progetto PNRR ha trasformato il sentiero lungo il Tevere in un percorso ciclo-pedonale unico, che attraversa il centro storico di Pieve Santo Stefano e offre panorami suggestivi sul fiume.
Immergiti nella bellezza del fiume sacro e dei suoi segreti millenari lungo il sentiero del Tevere, un viaggio attraverso la storia e la natura di Pieve Santo Stefano.
Il sentiero rende accessibile uno delle risorse più importanti di Pieve Santo Stefano, il Tevere, il fiume sacro. Tutta la zona era un centro di raccolta, transito e invio del legname. I boschi e le foreste della Valle del Tevere rifornivano Roma del necessario per la costruzione della flotta, dei templi e delle abitazioni. I tronchi cavalcavano il corso del Tevere in fluitazione, sistema escogitato per far diminuire costi e difficoltà di trasporto.
Nel 1636, durante le operazioni di restauro del tempietto della Madonna del Colledestro, fu rinvenuta un’iscrizione di epoca romana con su riportata la commissione di Publio Sulpicio e di sua moglie Cellina, che avevano fatto erigere un tempio al dio Tevere e alle Ninfe. È il nome Suppetia a spuntare dal primo manoscritto, un rogito del 723 in cui si legge che Tedaldo, signore di Tiphernum (l’odierna Città di Castello), Suppetia e
della Massa Trabaria, dona ai monaci benedettini un monastero a Cerbarolum (oggi Cerbaiolo, monastero francescano sulla via di Francesco). Alcuni storici hanno ipotizzato la derivazione Suppetia < suppeditare, verbo latino che transitivamente significa ‘inviare, fornire’ (in questo caso riferito al legname fluitante verso Roma) e intransitivamente vale per ‘essere in abbondanza’ (sempre alludendo alla ricchezza dei boschi).
Ma in documenti più tardi il toponimo si corrompe in Sulpitia, e non si è certi se per mera variazione formale o perché derivante proprio da quel Publio Sulpicio menzionato sulla lapide ritrovata nella chiesetta del Colledestro.
Scorci sul fiume Tevere e testimonianze storiche
Il Progetto ha permesso di proseguire il sentiero lungo il Tevere già in parte realizzato che ora è un unico percorso ciclo-pedonale che conduce dal centro storico fino lungo il Tevere, un percorso che costeggia il fiume e regala scorci sul fiume.
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Come verrà sviluppato il progetto
Ricerca e Valorizzazione delle Tradizioni Culinarie
La prima fase del progetto prevede una ricerca approfondita sulle tradizioni culinarie locali, con un focus particolare sul tortello di Pieve. Questo includerà interviste con anziani della comunità per raccogliere ricette tradizionali e informazioni storiche sulla preparazione e il consumo del tortello.
Certificazione e Promozione del Tortello di Pieve
Una volta raccolte le informazioni necessarie, si procederà alla certificazione del tortello di Pieve come prodotto tipico e distintivo della regione. Ciò coinvolgerà il coinvolgimento delle autorità locali e la registrazione del marchio del “Tortello di Pieve” per proteggere il prodotto da concorrenza e contraffazione. Parallelamente, si avvieranno campagne di promozione per valorizzare il tortello e aumentare la consapevolezza della sua unicità tra residenti e turisti.
Sviluppo di Laboratori e Corsi di Formazione
Per garantire la continuità della produzione e la trasmissione delle competenze tradizionali, si organizzeranno laboratori e corsi di formazione sulla preparazione del tortello di Pieve. Questi laboratori coinvolgeranno sia giovani che anziani della comunità, offrendo loro l’opportunità di imparare e preservare questa antica arte culinaria.
Promozione del Turismo Enogastronomico
Il tortello di Pieve diventerà un punto focale del turismo enogastronomico locale, con eventi e festival dedicati alla sua celebrazione. Si organizzeranno visite guidate presso laboratori artigianali e agriturismi locali, dove i visitatori potranno assistere alla preparazione del tortello e gustare specialità gastronomiche della zona.
Collaborazione con Ristoranti e Punti Vendita
Per favorire la diffusione del tortello di Pieve, si collaborerà con ristoranti e punti vendita locali per includerlo nei loro menu e prodotti. Questa collaborazione contribuirà a promuovere il tortello presso una vasta gamma di pubblico e a garantire la sua disponibilità in tutta la regione.
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Ass. Proloco Pieve Santo Stefano A.p.s.
Via Roma ,5
52036 Pieve Santo Stefano (AR)
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Biblioteca Nuova Piazza del Sapere
Il Comune di Pieve Santo Stefano e le associazioni territoriali agiscono in sinergia per rendere la Biblioteca Comunale di Pieve Santo Stefano più attrattiva per i giovani, adeguando gli spazi e proponendo attività formative che rispondano ai loro interessi, ma soprattutto avendo cura di applicare metodologie tese a costruire sapere attraverso il fare esperienziale proprio dell’attività laboratoriale.
La Biblioteca Nuova Piazza del Sapere di Pieve Santo Stefano si trasforma in un vivace centro di apprendimento e creatività grazie a una collaborazione sinergica tra il Comune e associazioni locali.
Primo partner del Comune è l’Associazione di promozione sociale LIBRIFATTIAMANO che ha sede in Pieve Santo Stefano. Questa Associazione dal 2014 è impegnata in una attività di gestione del settore bambini e ragazzi della Biblioteca comunale e porta avanti un lavoro di scambio continuo fra Biblioteca e insegnanti, offrendo una programmazione annuale di attività, incentrata su laboratori di illustrazione, di scrittura e tecniche di costruzione del libro, che ha attirato in biblioteca un gran numero di giovani fruitori.
L’Associazione LIBRI FATTI A MANO svolge inoltre le seguenti attività:
- Formazione per insegnanti, finalizzata a promuovere la lettura, la scrittura creativa e la costruzione di libri manufatti, intesi come oggetti artistici e al tempo stesso come percorsi didattici.
- Progetti di educazione alla socialità, con interventi in classi con particolari situazioni di disagio. Questi progetti sono percorsi laboratoriali messi a punto di volta in volta, in funzione delle problematiche esistenti e coinvolgono sempre gli studenti in attività manuali gestite applicando il metodo cooperativo.
- Incontri con autori ed editori di libri per bambini e ragazzi.
- Raccolta fondi finalizzati all’acquisto di libri da destinare alle scuole del territorio.
- Organizzazione annuale del festival LIBRIFATTIAMANO.
- Realizzazione di mostre itineranti avvalendosi di un fondo di libri manufatti, costituito in tanti anni di attività.
- Incontri con genitori e nonni per la diffusione del metodo di “condivisione del libro” messo a punto dai ricercatori inglesi Lynne Murray e Peter Cooper, un metodo che stimola l’approccio al libro di bambini da 0 a 3 anni.
Dai libri all’esperienza pratica
Esplora le immagini che catturano l’atmosfera vivace e creativa della Biblioteca Nuova Piazza del Sapere durante le attività organizzate dall’Associazione Libri Fatti a Mano.
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Un luogo per sperimentare una socializzazione positiva, sviluppare abilità manuali, promuovere la convivenza civile, la solidarietà intergenerazionale e approfondire temi legati alla cittadinanza globale e alla sostenibilità ambientale.
Gli altri partner del progetto sono PROLOCO di Pieve Santo Stefano, VOLLEY REVOLUTION, giovane e dinamica associazione che sviluppa attività ludico-sportiva per i giovanissimi, il GRUPPO STORICO PALIO DEI LUMI APS, che, ormai da 50 anni, organizza una rievocazione storica legata alla ricorrenza più importante e antica di Pieve: la festa della Madonna dei Lumi.
L’obiettivo principale del progetto è quello di realizzare in biblioteca uno spazio-laboratorio inclusivo e gratuito dedicato alle arti e alle tecniche di comunicazione oltre che a quelle artigianali, dove pratiche e teorie ruotino intorno al libro come sintesi creativa tra parola e immagine, tra storie e narrazioni, manualità e competenze tecniche. Un luogo dove anche soggetti diversamente abili possano trovare occasioni per svolgere attività ludico ricreative, che rispondano ai loro bisogni formativi e di socializzazione.
Il progetto si propone anche di far scoprire le grandi possibilità legate al dialogo, come mezzo per sviscerare un tema, per maturare le capacità di ascolto e di attenzione, per esercitare la vera democrazia e per costruire quel sapere autentico, che è frutto di una ricerca condivisa.
Per rendere la biblioteca “nuova piazza del sapere” come dice Antonella Agnoli nel suo libro “Le piazze del sapere: Biblioteche e libertà”, sarà curata molto la disposizione dello spazio, con tutti gli accorgimenti che lo renderanno di volta in volta funzionale all’attività da svolgere, quindi scaffali mobili, libri accessibili, strumenti per fare della biblioteca un laboratorio e poi apertura verso l’esterno, verso spazi all’aperto così importanti perché favoriscono le relazioni e l’aggregazione.
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Un luogo dove poter sperimentare e vivere una socializzazione positiva che favorisca lo sviluppo della persona, delle abilità manuali, della convivenza civile, della solidarietà intergenerazionale, dove si possano affrontare e approfondire i temi legati alla cittadinanza globale e alla sostenibilità ambientale, per coltivare un autentico pensiero ecologico.
Biblioteca Comunale di Pieve Santo Stefano
Viale Michelangelo Buonarroti 9,
Pieve Santo Stefano, Italy
Tel. 075 797398
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Scuola montessoriana a Badia Tedalda
L’Istituto Comprensivo Voluseno offre a studenti e docenti formazione di alta qualità secondo il Metodo Montessori
Presso la Scuola Statale “Lucio Voluseno” è attiva la sezione Montessoriana, grazie all’abilitazione conseguita della Maestra Valentina Falleri.
La consapevolezza che il futuro di un borgo piccolo e interno come questo è legato alla permanenza qui delle nuove generazioni con prospettive di vita concrete e sostenibili, spinge da sempre la scuola ad impegnarsi ad attuare un’offerta educativa di qualità e peculiare per garantire il successo formativo di ognuno.
La scuola di Badia Tedalda, come unico centro di formazione del territorio si caratterizza per un’offerta formativa che qualifica il tempo scuola improntando lo studio delle varie discipline attraverso osservazioni dal vero, uscite sul territorio, ricerche di informazioni e elaborazioni di sintesi a piccoli gruppi e presentazioni alla classe come momenti di condivisione e attività trasversali tra le discipline e le diverse classi.
Tutto il progetto educativo, sin dai primi anni di vita dei bambini, si basa sulla costruzione dell’autonomia che, attraverso l’individualizzazione dell’apprendimento, sostiene la crescita del singolo all’interno della classe nello spirito di collaborazione interpersonale e sociale e lo prepara ad un ruolo attivo all’interno della società che lo accoglierà al di là della scuola.
Inoltre l’Istituto ha attivato a Badia Tedalda, dal 23 giugno 2023, con l’Opera Nazionale Montessori un Corso di differenziazione didattica Montessori per insegnanti di scuola primaria.
Aiutami a fare da me!
Una frase semplice ma capace di riassumere in cinque parole tutto il suo metodo. L’educazione comincia alla nascita ed è cruciale nel periodo dai 0 ai 6 anni quale aiuto allo sviluppo dei poteri psichici innati nell’individuo.
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Come verrà sviluppato il progetto
Ricerca e Valorizzazione delle Tradizioni Culinarie
La prima fase del progetto prevede una ricerca approfondita sulle tradizioni culinarie locali, con un focus particolare sul tortello di Pieve. Questo includerà interviste con anziani della comunità per raccogliere ricette tradizionali e informazioni storiche sulla preparazione e il consumo del tortello.
Certificazione e Promozione del Tortello di Pieve
Una volta raccolte le informazioni necessarie, si procederà alla certificazione del tortello di Pieve come prodotto tipico e distintivo della regione. Ciò coinvolgerà il coinvolgimento delle autorità locali e la registrazione del marchio del “Tortello di Pieve” per proteggere il prodotto da concorrenza e contraffazione. Parallelamente, si avvieranno campagne di promozione per valorizzare il tortello e aumentare la consapevolezza della sua unicità tra residenti e turisti.
Sviluppo di Laboratori e Corsi di Formazione
Per garantire la continuità della produzione e la trasmissione delle competenze tradizionali, si organizzeranno laboratori e corsi di formazione sulla preparazione del tortello di Pieve. Questi laboratori coinvolgeranno sia giovani che anziani della comunità, offrendo loro l’opportunità di imparare e preservare questa antica arte culinaria.
Promozione del Turismo Enogastronomico
Il tortello di Pieve diventerà un punto focale del turismo enogastronomico locale, con eventi e festival dedicati alla sua celebrazione. Si organizzeranno visite guidate presso laboratori artigianali e agriturismi locali, dove i visitatori potranno assistere alla preparazione del tortello e gustare specialità gastronomiche della zona.
Collaborazione con Ristoranti e Punti Vendita
Per favorire la diffusione del tortello di Pieve, si collaborerà con ristoranti e punti vendita locali per includerlo nei loro menu e prodotti. Questa collaborazione contribuirà a promuovere il tortello presso una vasta gamma di pubblico e a garantire la sua disponibilità in tutta la regione.
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L’istituto Comprensivo “Lucio Voluseno” comprende i Comuni di Sestino e di Badia Tedalda nel territorio totalmente montano dell’alta Valtiberina. In ogni Comune i plessi scolastici comprendono i tre ordini di scuola relativi al primo ciclo di istruzione (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado).
Istituto Comprensivo “Lucio Voluseno”
Viale Dei Tigli 7,
52038 – 52032 – Sestino – Badia Tedalda (AR)
Tel: 0575714409
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Percorso ciclabile e Pedonale del Raggiolo
Il progetto “Borgo a Misura di Bambino” si concentra sul ripristino del percorso ciclabile e pedonale del Raggiolo, creando un ambiente sicuro e avventuroso per i giovani esploratori.
Un contesto a “dimensione bambino” particolarmente adatto a promuovere una viabilità dei più giovani in autonomia e in piena sicurezza.
Il Percorso Ciclabile del Raggiolo si snoda attraverso i suggestivi paesaggi di Badia Tedalda, offrendo un’esperienza unica di scoperta e avventura per i bambini e le loro famiglie.
Ripristinato da un vecchio tracciato, questo percorso ha trasformato il centro del paese, fornendo una connessione vitale tra le aree residenziali e le scuole locali. Attraverso boschi, prati e parchi, i giovani esploratori possono pedalare in sicurezza, scoprendo le bellezze naturali e culturali della regione. Punti di interesse lungo il percorso offrono opportunità di gioco e di apprendimento all’aria aperta, creando un ambiente stimolante e inclusivo per tutta la comunità.
Il percorso ciclabile è stato restaurato e ampliato per garantire la sicurezza e l’accessibilità per i bambini e le famiglie. Attività educative e ludiche sono organizzate lungo il percorso, coinvolgendo scuole, associazioni locali e la comunità nel processo di rigenerazione urbana.
Una tradizione ancora viva
La storia ci ha consegnato un prodotto inconfondibile, scrigno della storia , cultura e tradizione locale , di cui a Pieve Santo Stefano siamo fieri .
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Ass. Pro Loco di Badia Tedalda
Via Alpe Della Luna, 4
452032 – Badia Tedalda (AR)
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Il Bike Park di Pieve Santo Stefano
Scopri il Bike Park di Pieve Santo Stefano, un’esperienza ciclistica unica per tutti gli appassionati di MTB, cross country ed enduro. Percorsi per principianti ed esperti immerse nella natura incontaminata della “Repubblica delle Foreste”.
Esplorando la natura in bicicletta
Situato nella splendida cornice della “Repubblica delle Foreste”, il bike park è stato progettato per offrire un’esperienza ciclistica unica, combinando la bellezza dei paesaggi naturali con l’emozione del ciclismo su percorsi appositamente progettati.
Il Bike Park di Pieve Santo Stefano, ideato e realizzato dall’A.S.D. TEAM ERREPI, offre emozionanti percorsi adatti a ciclisti di tutte le età e livelli di esperienza.
Grazie alla passione e all’esperienza dei biker professionisti e appassionati offre una varietà di percorsi, dai più facili e panoramici ai più tecnici e impegnativi. Gli appassionati di ciclismo hanno la possibilità di sfidare se stessi su tracciati mozzafiato, immergendosi completamente nella natura incontaminata.
Per tutte le età
il bike park diventa non solo un punto di riferimento per gli appassionati di ciclismo, ma anche un’opportunità per chiunque desideri esplorare la bellezza dei paesaggi naturali della regione in modo sostenibile e divertente.
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Come è stato sviluppato il progetto
Il progetto del Bike Park di Pieve Santo Stefano è stato sviluppato in collaborazione con l’A.S.D. TEAM ERREPI e altri partner locali per migliorare costantemente l’esperienza ciclistica offerta. Ciò include la manutenzione dei sentieri esistenti, la creazione di nuovi percorsi e l’implementazione di servizi aggiuntivi per i ciclisti.
Abbiamo il piacere di collaborare con
Per maggiori informazioni
Per coloro che desiderano esplorare le bellezze naturali della “Repubblica delle Foreste” in massima libertà e comodità, è disponibile il noleggio di biciclette MTB e-bike presso il negozio “Cicli Errepi” in Via della Verna 27 a Pieve Santo Stefano.
Cicli Errepi
Remo e Michele, esperti nel campo del cicloturismo, sono a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie e assistenza, contattabili ai numeri 3281198601 o 3397042005.
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Parco Storico della Linea Gotica
Il territorio di Badia Tedalda viene considerato strategico dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale e diventa così il “cuore” del sistema di opere difensive che prende il nome di Linea Gotica.
Qui, i resti delle fortificazioni sono conservati in un ambiente naturale suggestivo ed intatto e sono raggiungibili grazie ai sentieri del Parco Storico della Linea Gotica.
Il Parco Storico della Linea Gotica è un vero e proprio museo a cielo aperto: nasce nel 2011, con lo scopo di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale che questi eventi del secolo scorso ci hanno lasciato in eredità, e mette a disposizione dei visitatori una serie di percorsi che uniscono i siti di maggiore interesse, al fine di ricreare un “viaggio nelle memorie”.
Fanno parte del Parco anche due sentieri didattici che partono dal centro abitato di Badia Tedalda, lungo i quali i visitatori possono trovare sia resti delle fortificazioni, sia postazioni ricostruite e appositi pannelli esplicativi ed informativi.
Inoltre, all’interno del Museo Comunale dell’Alta Valmarecchia Toscana, è stato allestito il Centro di Documentazione sulla Linea Gotica: uno spazio dotato di un’installazione multimediale attraverso la quale si possono consultare numerosi contenuti informativi ed audiovisivi riguardanti la Linea Gotica e, in particolar modo, le vicende che hanno visto protagonisti Badia Tedalda ed i suoi abitanti.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate, escursioni e laboratori didattici per le scuole.
Una tradizione ancora viva
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Gli itinerari della Linea Gotica
IL SASSO DI COCCHIOLA
Località di partenza: Parco della Memoria (Badia Tedalda m. 698 slm)
Località di arrivo: Sasso di Cocchiola (m. 927 slm)
Lunghezza: km 3
Dislivello totale in salita: m. 231
Ritorno: per lo stesso percorso
Difficoltà: E
Una volta giunti al Sasso della Cocchiola, ci si trova di fronte ai resti di un vero e proprio nucleo di fortificazioni, ciascuna delle quali svolgeva un ruolo specifico.
Questo sito ha una particolarità: per la posizione panoramica si prestava bene all’osservazione e alla contraerea, ma al tempo stesso doveva fungere anche da presidio difensivo contro un eventuale attacco terrestre che avesse “sfondato” il Passo di Viamaggio. In tal senso, va segnalato che oltre ai resti visibili, nell’area circostante vi erano molte altre postazioni ad oggi perse: disegnavano un reticolo che raggiungeva, attraverso punti di raccordo e di contatto, il Comando di Divisione a Badia Tedalda.
MONTE DEI FRATI
Località di partenza: Poggio La Piazzuola (m. 822 slm)
Località di arrivo: Monte dei Frati (m. 1.453 slm)
Lunghezza: km. 5
Dislivello totale in salita: m. 631
Ritorno: per lo stesso percorso
Difficoltà: E
Queste zone dell’Alpe della Luna, prima dell’arrivo delle aree di fortificazione della Linea Gotica, videro la presenza di diversi raggruppamenti partigiani e furono perciò teatro di azioni partigiane, di rastrellamenti nazifascisti, di scontri a fuoco e di fucilazioni.
Nella prima parte del percorso si possono notare diversi “affacci” sulla Val di Bruci, che fu la “base logistica” per gli uomini impegnati alla costruzione delle fortificazioni sul Monte dei Frati: fin qui, infatti, i tedeschi riuscivano ad arrivare con i mezzi a motore.
Proseguendo lungo il percorso, si può notare come i principali punti di fortificazione fossero, oltre che strategici, anche in “contatto visivo” tra loro.
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Ass. Pro Loco di Badia Tedalda
Via Alpe Della Luna, 4
452032 – Badia Tedalda (AR)
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Museo Comunale dell’Alta Val Marecchia
Dal punto di vista storico, artistico ed architettonico, il territorio di Badia Tedalda è interessato dalla presenza di resti e testimonianze risalenti a varie epoche storiche.
Dal punto di vista storico, artistico ed architettonico, il territorio di Badia Tedalda è interessato dalla presenza di resti e testimonianze risalenti a varie epoche storiche.
Al suo interno sono custoditi con cura i preziosi reperti che documentano le origini di quest’area: ritrovamenti mineralistici, fossili ed archeologici, così come oggetti e frammenti di decorazioni architettoniche risalenti alle epoche medioevali, romaniche e longobarde.
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È presente anche un lapidario di materiali provenienti prevalentemente dalla Chiesa di San Michele Arcangelo, tra cui un festone ad arco che ornava in origine il portale, frammenti di capitelli e decorazioni architettoniche dall’XI al XVI secolo, oltre ad una particolare lunetta monolitica con busto di Madonna in stile arcaico.
Il percorso espositivo comprende anche la madia dei ricordi, una raccolta di fotografie storiche che ritraggono persone, avvenimenti e momenti che immortalano la vita a Badia Tedalda durante il secolo scorso. È inoltre custodito all’interno del Museo il prezioso archivio storico di Don Amedeo Potito, donato da lui stesso al Comune di Badia Tedalda. Don Potito è stato un attento ricercatore, studioso di storia della Chiesa e autore di numerose opere che hanno arricchito le memorie storiche sui centri dell’Alta Valmarecchia, in particolare su Badia Tedalda.
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